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Rivista Antonianum
Informazione sulla pubblicazione

 
 
 
 
Foto , Libri nostri: GIOVANNI CLAUDIO BOTTINI, La preghiera di Elia in Giacomo 5, 17-18. Studio delta tradizione biblica e giudaica , in Antonianum, 58/1 (1983) p. 168-169 .

1.   Tema. In diversi brani dell'Antico e del Nuovo Testamento, nei quali compare la figura di Elia, si nota il motivo ricorrente del profeta messo in relazione alla siccità e alla pioggia: 1 Re 17-18; Siracide 48, 2-3;
Luca 4, 25-26; Giacomo 5, 17-18; Apocalisse 11, 6a.

Mettendo a confronto questi testi si avverte subito che i termini con i quali è espresso il rapporto Elia / siccità-pioggia sono differenti. Così, ad esempio, si costata che le connotazioni cronologiche sulla durata della siccità, tre anni e sei mesi, apportate da Le e Gc non concordano con quella data da 1 Re che parla solo di terzo anno. All'esplicita menzione della preghiera in Gc non vi è un riscontro altrettanto chiaro in 1 Re, né in altri testi. In alcuni viene sottolineato l'intervento diretto del profeta (1 Re 17, 1 e Sir 48, 3: la parola; Gc 5, 17: la preghiera; Ap 11, 6a: il potere), in altri invece si pone in risalto l'azione di Dio (1 Re 17, 14 e 18,1: Iahve dona la pioggia; Le 4, 25: il cielo viene chiuso).

Il testo prescelto dalla presente ricerca è Gc 5, 17-18. Ma il suo studio esegetico e teologico ha richiesto un esame non solo di tutti i paralleli biblici menzionati, ma anche della letteratura giudaica antica, che — com'è noto — costituisce spesso un anello di transizione fra l'Antico e il Nuovo Testamento non solo obbligato, ma altresì ricco e illuminante.

2.   Struttura e risultati. Impostato lo « status quaestionis », a partire da Gc nell'introduzione, la ricerca segue la via tracciata dai testi biblici e giudaici. Nello studio dei primi si cerca di seguire un metodo uniforme, salvo i necessari adattamenti: 1) analisi letteraria per inquadrare i versetti riguardanti direttamente Elia e la siccità-pioggia; 2) analisi tematica tendente a rilevare il significato e il particolare punto di vista di ciascun testo. Nell'esposizione e valutazione delle testimonianze del Giudaismo
antico si ricorre ai criteri metodologici comunemente in uso tra gli studiosi.

Il e. I su 1 Re 17-18 rileva il tema Elia e la siccità-pioggia al suo punto di partenza. Invece di ricostruire ipoteticamente il testo nelle sue fasi orali e scritte, si preferisce esaminare il significato e lo scopo del racconto nel suo attuale contesto narrativo. A questo livello emergono i due temi: Iahve e la siccità-pioggia, Elia e la siccità-pioggia.

Il e. II studia la rilettura dell'episodio da parte di Sir 48, 2-3. I temi relativi sono: il profeta e la parola del Signore, il profeta e il popolo.

Il e. Ili esamina gli scritti del Giudaismo ellenistico, gli apocrifi o pseudoepigrafi, la letteratura targumica e midrashica. Il ruolo del pro­feta viene precisato come quello di un « giusto » che con la supplica ottiene le « chiavi della pioggia » per chiudere il cielo e successivamente con la sua intercessione impetra il ritorno della pioggia.

Il e. IV analizza Le 4, 25-26 facendo emergere l'uso tipologico dello episodio di Elia per illustrare la missione di Gesù.

Il e. V si sofferma su Ap 11, 6a. Ne risulta una colorazione apo­calittica del potere di provocare la siccità, caratteristico del profeta Elia, e da Ap attribuito ai due Testimoni.

Il e. VI è dedicato ad un approfondito esame del contesto e della struttura letteraria e tematica di Gc 5, 17-18, L'esempio di Elia appare come il punto focale delle varie parenesi (Gc 5, 13-20) incentrate sulla preghiera di intercessione. Elia orante per la siccità e la pioggia secondo Gc è un modello di intercessione e non un esempio inatteso e tanto meno « curioso ».

Il e. VII fa il punto sui risultati delle indagini particolari. Attraverso un confronto sinottico dei testi biblici (tav. II) si mettono in luce affinità e divergenze. La scoperta di sorprendenti punti di contatto letterari e te­matici tra Gc 5, 13-20 e altri passi biblici, specialmente / Re 8, 35-36 (preghiera di Salomone per il popolo), conduce ad una visione più unitaria e coerente della pericope di Gc e ad una caratterizzazione teologica della preghiera di Elia per la siccità e la pioggia nell'ambito della teologia della intercessione. Gc 5, 13-20 si rivela così uno dei brani più ampi e articolati che il Nuovo Testamento offra sull'argomento. Per questa via la ricerca approda ad un tema di fondamentale importanza per la fede e la vita cristiana di tutti i tempi.

 


 


 
 
 
 
 
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