Inizio > Rivista Antonianum > Articoli > Kowalski Martedì 19 marzo 2024
 

Rivista Antonianum
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Foto Kowalski Aleksander , Recensione: F. MANNS, Bibliographie du Judéo-Christianisme , in Antonianum, 55/1-2 (1980) p. 300-301 .

Molto è stato scritto, soprattutto negli ultimi decenni, sui vari aspetti del giudeo-cristianesimo. Per rendersene conto basta sfogliare la biblio­grafia composta dal P. Manns, dello Studium Biblicum Franciscanum di Gerusalemme, lui stesso autore di diversi articoli sull'argomento, alcuni dei quali apparsi recentemente neìl'Antonianum. L'A. ha raccolto quasi 2.000 titoli di libri e articoli. Il libro è diviso in sei parti: Le fonti, Opere generali sul giudeo-cristianesimo, La teologia, L'esegesi giudeo-cristiana, L'archeologia giudeo-cristiana, I giudeo-cristiani e l'ambiente. Ognuna delle parti ha le sue suddivisioni, dentro le quali i titoli sono ordinati secondo il criterio cronologico. In questo modo è possibile seguire subito la storia di ogni problema nella letteratura. Sette indici (biblico, patristico, geografico, dei simboli, dei personaggi biblici, degli autori e generale) annessi alla fine del libro lo rendono molto facile da consultare.

L'A. si è limitato a citare i titoli. Solo per le opere generali più im­portanti ha dato un breve riassunto, riportando, quando era utile, i titoli dei capitoli. Però dopo molti titoli ha citato le recensioni, per lo più di Recherches de Science Religieuse e di New Testament Abstracts. Nell'in­troduzione l'A. traccia una breve storia del problema del giudeo-cristia­nesimo negli ultimi 150 anni.

E' inutile domandare, se la bibliografia di un campo così ampio è completa. L'A. necessariamente doveva scegliere alcune opere, trascurando le altre. Nell'introduzione accenna che ha lasciato da parte gli studi targumici (dato che una bibliografia speciale già esiste) e la maggior parte della letteratura consacrata alla gnosi. Oltre queste due categorie sono state omesse diverse altre opere. Credo però eh sia opportuno indicarne alcune, particolarmente utili a chi si occupa del giudeo-cri­stianesimo.

Fra le fonti apocrifiche mancano due edizioni critiche: Apocalypses apocryphae Mosis, Esdrae, Pauli, Ioannis item Mariae Dormitio, ed. C. Tischendorf, Lipsiae 1866. (Apocalisse di Mosè appartiene al ciclo di Adamo).

Der Kampf Adams. Aethiopischer Text verglichten mit dem arabischen Originaltext, ed. E. Trumpp, Muenchen 1880.

Si dovrebbe anche citare la traduzione di quest'ultimo apocrifo di S.C. Malan {The Book of Adam and Ève, London 1882), fatta sul testo edito da Trumpp. L'A. ha citato altre due traduzioni del Combattimento di Adamo, vale a dire quella tedesca di A. Dilmann (Das christliche Adambuch des Morgenlandes, Goettingen 1853), e quella francese di G. Bru-net (Le combat d'Adam et d'Eve, in: Migne, Dictionnaire des Apocryphes, I, Paris 1856, 297-387), però ambedue apparse prima dell'edizione critica dell'originale.

Per i rapporti fra i Padri della Chiesa e il giudaismo nel campo-dell'esegesi si potrebbero citare due libri, il secondo dei quali molto recente: S. Hidal, Interpretatio Syriaca. Die Kommentare des Heiligen Ephraem des Syrers zu Genesis und Exodus, Lung 1974. (Hidal consacra una qua­rantina di pagine agli elementi aggadici nei commenti di Efrem).

T. Kronholm, Motifs from Genesis 1-11 in the Genuine Hymns of Ephrem the Syrian, with Particular Reference to the Influence of Jewish Exegetical Tradition, Lund 1978.

Si potrebbero ancora citare alcuni articoli sullo stesso argomento (p. es. quelli di T. Jansma). Possiamo farne a meno, rimandando alle biblio­grafie annesse ai due libri sopraindicati.

Però certe mancanze non diminuiscono l'alto valore della bibliografia del P. Manns. Essa sarà uno strumento utilissimo, se non proprio indi­spensabile, a tutti quanti si interessano della Chiesa primitiva.


 
 
 
 
 
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