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Revista Antonianum
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Foto Malaquias Jr. Moacyr , Recensione: MIGUEL A. ORTIZ (a cura), Ammissione alle nozze e prevenzione della nullità del matrimonio , in Antonianum, 80/3 (2005) p. 576-578 .

Il volume, che abbiamo la gioia di presentare, appartiene alla collana Monografie giuridiche dell’Università della Santa Croce. In esso si vuole offrire un contributo ad un tema di grande attualità pastorale e giuridica come quello dell’ ammissione alle nozze e la prevenzione della nullità del matrimonio. Le riflessioni sviluppate in questo volume sono state riprese nelle due Tavole rotonde organizzate dalla Facoltà di Diritto Canonico dell’Università della Santa Croce nel mese di aprile del 2003, svoltesi attorno ai due argomenti: È possibile prevenire le nullità matrimoniali per incapacità consensuale? ed È possibile prevenire le nullità matrimoniali per mancanza di un vero consenso?  Infatti, il matrimonio è un contratto e un sacramento di grande importanza religiosa, civile e sociale, per cui, prima della sua celebrazione, è necessario accertare con ogni cura e diligenza che nulla si oppone alla sua liceità e soprattutto alla sua validità. Una celebrazione invalida avrebbe conseguenze gravissime, forse irreparabili.

Il principio di carattere generale, formulato nel can. 1066, ha la sua determinazione concreta nel canone seguente, che prescrive delle accurate indagini circa lo stato libero dei contraenti. La normativa è rimessa alla competenza delle singole Conferenze Episcopali, le quali potranno adattarla opportunamente alle particolari esigenze dei propri territori. Rimane per altro obbligatorio l’esa-me degli sposi, ma il contenuto e le modalità sono precisati dalle singole Conferenze. Il contenuto essenziale è già fissato dal Codice: concerne l’assenza d’impedimenti (1083 ss.), il libero e valido consenso dei contraenti (1095 ss.), una sufficiente conoscenza della dottrina cristiana in genere e della dottrina matrimoniale in particolare: significato e fini del matrimonio, proprietà essenziali, doveri reciproci degli sposi, doveri verso i figli, valore e dignità del matrimonio-sacramento, ecc. (can. 1063).

Da una parte i pastori ammettono i fedeli con una relativa facilità alla celebrazione del matrimonio, a motivo della radicalità del diritto naturale al matrimonio e le conseguente presunzioni che il diritto canonico riconosce a sostegno di tale diritto; dall’altra, se il matrimonio fallisce e i coniugi sottopongono la validità della loro unione al vaglio della giurisdizione ecclesiastica, non di rado i Tribunali riscontrano deficienze che intaccano tale validità. L’adeguata preparazione cristiana degli sposi per la celebrazione del sacramento del matrimonio, sia come dovere pastorale dei ministri competenti sia come diritto dei fedeli, è di tale importanza che la Chiesa, secondo le diverse esigenze, vi ha atteso in ogni epoca. Proprio per questo le relazioni cercano di approfondire sull’uso da dare a tale scopo a uno strumento che il diritto pone a disposizione dei coniugi e dei pastori: l’incontro di preparazione al matrimonio.

Le trattazioni delle varie sezioni sono opera di studiosi diversi che hanno profonda conoscenza dei temi trattati ed offrono nell’insieme un’opera organica e di alto livello come le altre pubblicazioni della collana di monografie cui essa appartiene.

Il primo tema sviluppato dal Prof. Héctor Franceschi F. (pp. 1- 48) ha come titolo Una comprensione realistica dello “ius connubii” e dei suoi limiti (p. 1-48). Esso offre una visione del diritto fondamentale al matrimonio, radicato nell’inclinatio naturae, che costituisce il principale criterio di interpretazione e di applicazione dell’intero sistema matrimoniale.

Il Prof. Sergio Lanza, Preside dell’Istituto di Pastorale Redemptor hominis, dell’Università Lateranense ci presenta L’approccio pastorale ai nubendi: possibilità e limiti della loro conoscenza da parte dei pastori e della preparazione alle nozze (p. 49-74); L’autore sottolinea la necessità di aiutare a riscoprire nel dialogo con i fidanzati, la “buona notizia del matrimonio cristiano”, la verità sul matrimonio non di rado oscurata in un contesto culturale secolarizzato.

Gli altri temi, di uguale importanza e chiarezza di contenuto sono stati magistralmente sviluppati nell’ordine seguente:

Mons. Feliciano Gil de Las Heras, Decano del Tribunale della Rota della Nunziatura Apostolica di Madrid, si è dedicato alla Valutazione della capacità per sposarsi nell’ammissione al matrimonio (p. 77-103);

Il Prof. Pedro-Juan Viladrich, Direttore dell’Istituto di Scienze per la Famiglia dell’Università di Navarra ha sviluppato il tema La dimensione giuridico-canonica della preparazione al matrimonio (p. 105-132)

Il Prof. Miguel Ángel Ortiz: La forma canonica quale garanzia della verità del matrimonio (p. 137-179);

Mons. Paolo Bianchi, Vicario Giudiziale del Tribunale Regionale Lombardo: La valutazione dell’esistenza di un vero consenso nell’ammissione al matrimonio (p. 187-211);

Il Prof. Jean-Pierre Schouppe: L’ammissione alla celebrazione del matrimonio alla luce del can. 1071. Profili giuridici e pastorali (p. 213-254);

Il Prof. Montserrat Gas i Aixendri, Ammissione al matrimonio sacramentale e fede dei nubenti (p. 257-278);

Mons. Karl Josef Romer, Segretario del Pontificio Consiglio per la Famiglia: È possibile prevenire le nullità matrimoniali per incapacità consensuale? Prospettiva pastorale  (p. 283-290);

Il Prof. Andrea Bettentini, Ordinario di Diritto Ecclesiastico dell’Univer-sità di Catania: È possibile prevenire le nullità matrimoniali per incapacità consensuale? Profili giuridici (p. 291-308);

Lo psichiatra Prof. Franco Poterzio: È possibile prevenire le nullità matrimoniali per incapacità consensuale? La prospettiva psicopatologica (p. 312-335);

Mons. Grzegorz Erlebach, Prelato Uditore della Rota Romana: È possibile prevenire le nullità matrimoniali per mancanza di un vero consenso? Prospettiva giurisprudenziale (p. 341-348);

Mons. Virgilio La Rosa, Direttore dell’Ufficio Matrimoni del Vicariato di Roma: È possibile prevenire le nullità matrimoniali per mancanza di un vero consenso?Prospettiva pastorale (p. 351);

Il Prof. Arturo Cattaneo:  Gli “incontri per fidanzati”: importanza, problemi e spunti di soluzione al fine di prevenire nullità matrimoniali (p. 361-364);

La pubblicazione degli atti di questo Convegno ci sembra utile soprattutto per le molte implicazioni tematiche di grande attualità e lo si raccomanda vivamente a coloro che lavorano nella pastorale matrimoniale, specialmente quella prematrimoniale, ma non solo, e agli operatori giuridici nei processi ecclesiastici di nullità matrimoniale. È inoltre da augurarsi che le riflessioni proposte possano segnare un punto di avvio di nuove forme di cura pastorale e preparazione alla celebrazione del matrimonio canonico. 


 
 
 
 
 
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