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Rivista Antonianum
Informazione sulla pubblicazione

 
 
 
 
Foto Herman Z.I , Recensione: F. MUSSNER, Der Galaterbrief , in Antonianum, 55/3 (1980) p. 491-493 .

Il rinomato commentario ai Gal del professore di Regensburg è arri­vato ormai, a tre anni dalla pubblicazione, alla sua terza edizione prov­visto di un Nachwort (pp. 424-426) in cui l'A. risponde ad alcune critiche rivolteghi da J. Blank nella sua lunga recensione in BZ NF 20 (1976) 291-301. Appena apparso, il Galaterbrief di Mussner non a torto è stato defi­nito come il primo commentario scientifico cattolico di questo secolo in lingua tedesca dal momento Che Schlier ha pubblicato il suo commen­tario ai Galati quando ancora si confessava protestante. Mussner ha pre­sentato un chef d'oeuvre esegetico (J. Blank) dal quale scaturisce un'impo­stazione teologica originale di Gal che apre nuove vie, come il Romerbrief di Schlier della stessa collana, al dialogo non solo ecumenico tra le chiese ma soprattutto al dialogo giudeo-cristiano. Mussner ha dimostrato infatti in modo convincente, che gli avversari di Paolo dei quali in Gal è fatta parola non erano giudei, ma dei giudeo-cristiani che non volevano rinnegare il proprio passato sotto il nomos (cf. pp. 24-25). Gli otto excur­sus accentuano e approfondiscono ancor di più la sollecitudine ecumenica dell'A. Eccone alcuni: Die « Mitte des Evangeliums » nach dem Galater-brief (pp. 71-76); Hat Paulus das Gesetz « missverstanden »? (pp. 188-204); Gesetz und Evangelium nach dem Galaterbrief (pp. 334-341); Die Bedeu-tung des Galaterbriefs ftir Theologie und Kirche (pp. 421-423). E' da notare che l'importante problema della libertà è stato pure affrontato dall'A. nel volume separato Theologie der Freiheit nach Paulus (QD 75), Frei­burg 1976.

A parte gli excursus, il commentario è diviso in due parti principali: a) una lunga introduzione (pp. 1-42) suddivisa a sua volta in sette para­grafi (destinatari della lettera;  gli avversari; il luogo della redazione sa­rebbe la Macedonia e il tempo l'anno 55 o l'autunno del 57; l'influenza storica di Gal e la storia del testo). Ci meraviglia che tra le designazioni con le quali in Gal vengono chiamati gli « avversari », l'A. non prenda in considerazione l'appellativo  <pEuSaSsX<póf   (2,4), ma si limita ad affermare categoricamente:   « Die einzige Bezeichung die er (se. Paolo) fiir sie (se. avversari) hat, lautet  -clvzq ...» (p. 11). E pertanto già Sieffert (Gal. 101) ha   fatto   notare   che   Paolo   definisce   come <|'euSa8éX<pous « seine judaist. Gegner um ihres noch immer festgehaltenen jùd. nicht aber christl. Stand-punkts willen »; b) il commentario (pp. 43ss) è diviso in Pràskript (1,1-5), il corpo della lettera  (1,6-6,10:   1,6-12 la situazione dei Galati;  1,13-2,21 il vangelo di Paolo non  rcapà àvOpcÓTrou,   3,1-5,12 il vangelo paolino non  xarà àv6ptì7rov,    ma   xaxà  tJ)v ypatp^v   [alla p. VII  sembra esserci una svista: la seconda sezione fa abbracciare 3,1-6,10 mentre dovrebbe chiudersi a 5,12, visto che la sezione terza è costituita da 5,13-6,10]; 5,13-6,10 l'etica della libertà nell'amore e nello Spirito)  e il Postskript  (6,11-18).

Già questa divisione tanto originale della lettera basterebbe all'atten­to lettore per cogliere gli accenti nuovi che presenta il Galaterbrief di Mussner. Lo conferma pienamente l'ulteriore suddivisione della grande sezione 1,13-6,10.

Ci sia consentita solo un'osservazione critica. Discutendo Gal 4,6 l'A. si decide per il senso causale e non dichiarativo di Sri affermando che il dono del   7tvs0[i«   è la conseguenza dell' uìo6scrÈa   e non viceversa. Per tale opzione si appoggia, tra gli altri, su Crisostomo, mentre sappiamo che S. Zedda (la cui opera L'adozione a figli di Dio e lo Spirito Santo. Storia dell'interpretazione e teologia mistica di Gal 4,6 [Anal. Bibl. 1], Roma 1952 Mussner cita erroneamente a p. 274 n. 145 come articolo che sarebbe stato pubblicato in VD 40,1962) ha dimostrato senza dubbi che il Criso­stomo prendeva l'oxi in Gal 4,6 nel senso dichiarativo (cf. Zedda, L'ado­zione, pp. 17-26, spec. 25). Nessun padre greco d'altronde ha mai preso 1' oti in Gal 4,6 come causale. Inoltre il senso causale risulta corrente solo a partire dal sec. XIX. Il « quoniam » della Volgata non è un argomento contro, poiché « on sait que dans la langue tardive "quoniam" a hérité de tous les sens du "quod" classique (A. Duprez in Rech. Se. Rei. 52, 1964, 431 n. 20). Anche lo stesso s. Tommaso non lascia dubbi in proposito (cf. In Gal 4,6). Siamo sicuri che se Mussner avesse considerato ed esaminato a fondo il passo parallelo di Rm 8,15ss non avrebbe potuto negare il ruolo principale del nveù^a nell'olo8eaEa cristiana e di conseguenza da­re all'on di Gal 4,6 il senso dichiarativo: «E che voi siete figli ne è la prova che Dio ha mandato nei nostri cuori lo Spirito del suo Figlio... ». Per quel che concerne, poi, l'espressione paolina -ró roveufia tou utoG aò-roG di Gal 4,6 l'A. dovrà tener conto nelle prossime edizioni del suo Galaterbrief dei risultati ottenuti da R. Penna, Lo Spirito di Cristo, Brescia 1976 e non «liquidarla» solo con una frase molto ambigua (cf. p. 275).

Alla fine segnaliamo alcuni errori: a p. 101 n. Herodot VI,18 deve essere IV,118; a p. 178 riga 17 « ich des v. 17 » deve riferirsi al v. 18; p. 350 riga 19 al posto di 5,6 deve essere 5,5; a p. 423 ouveaOieiv è due volte ripor­tato come ouveoieiv;   p. 374 n. 3 al posto di (1951) deve stare (1949).

Il monumentale Galaterbrief di Mussner sarà sicuramente compagno fedele di ogni esegeta che vorrà assumersi il difficile compito di com­mentare la lettera più personale dell'Apostolo delle genti.


 


 
 
 
 
 
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