Dal 28 al 29 aprile 2026, il prof. Martín Carbajo-Núñez prenderà parte al convegno internazionale organizzato dalla Pontificia Università Antonianum (PUA) e dall’Università Warmia-Masuria di Olsztyn (Polonia), in collaborazione con la Società dei Teologi Dogmatici di Polonia. L’evento si svolgerà presso la PUA (Via Merulana 124, Roma) e avrà come titolo: “Francesco, ricostruisci la mia Chiesa! Teologia al servizio della Chiesa – ieri e oggi”.
Il tema trae ispirazione dall’800° anniversario della morte di san Francesco e affronta il ruolo che la teologia svolge al servizio della Chiesa. Il professor Carbajo presenterà il tema: "Fratello robot: tecnologia e teologia in prospettiva francescana".
Ecco un riassunto:
Prof. Carbajo intende esplorare il rapporto tra tecnologia e teologia a partire da una prospettiva cristiana e, in particolare, francescana. Il titolo provocatorio “Fratello robot” suggerisce una rilettura della tecnologia non come entità neutra o ostile, ma come realtà potenzialmente inseribile in un orizzonte di fraternità e servizio, alla luce del mistero dell’Incarnazione e dell’ethos francescano. La tradizione cristiana, infatti, offre una visione positiva della materia e della tecnica, fondata sulla convinzione che Dio si è fatto carne e ha assunto la realtà creata come luogo di salvezza.
In tensione con tale visione, Papa Francesco denuncia nella Laudato si’ (n. 20) l’attuale paradigma tecnocratico, che considera la tecnologia come unica soluzione ai problemi dell’umanità. Il metodo scientifico moderno, nel circoscrivere la verità a ciò che è misurabile e riproducibile, rischia di escludere gli aspetti qualitativi e contestuali dell’esperienza umana, ostacolando una comprensione integrale della realtà.
La tradizione francescana, fin dalle sue origini, si distingue per un approccio olistico al sapere, che tiene insieme scienza, teologia ed etica. Lungi dal ridurre il conoscere a dominio, il pensiero francescano propone il “ri-conoscere” come apertura al mistero, esercizio di sapienza e crescita nella capacità di amare. Tale impostazione ha dato vita, nel corso dei secoli, a contributi scientifici significativi: da Roggero Bacone, considerato tra i padri del metodo scientifico moderno, a Pietro di Giovanni Olivi, innovatore dell’economia; da Luca Pacioli, fondatore della contabilità moderna, a Guglielmo di Ockham, promotore della conoscenza intuitiva ed empirica, fino a Bernardino de Sahagún, precursore degli studi etnografici.
In questa linea, il presente lavoro intende valorizzare il patrimonio teologico e scientifico francescano per offrire criteri di discernimento etico e spirituale sull’uso delle tecnologie contemporanee, interrogandosi su come l’intelligenza artificiale e la robotica possano essere orientate al servizio della dignità umana, della cura della casa comune e della fraternità universale.
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L'obiettivo del Convegno è riflettere sull'importanza del lavoro dei teologi dogmatici nella Chiesa. La figura e l’eredità di san Francesco rappresentano uno stimolo prezioso per un approfondimento e un dialogo su questo servizio teologico.